Gli articoli si guardano, le fotografie si leggono (Arrigo Benedetti)







mercoledì 27 settembre 2017

L’estate più glamour del V&A. Il museo che continua a stupire

A pochi mesi dall'inaugurazione del nuovo ingresso sulla Exhibition Rd, a firma AL-A Architects di Amanda Levete ecco annunciato un nuovo progetto opera di un'altra grande firma londinese. Apre oggi, solo per gli iscritti, la nuova sala membership del museo V&A di Londra.  


Carmody Groarke ha trasformato uno spazio galleria all'ultimo piano del colonnato Ashton Webb, in un ambiente dedicato agli ospiti iscritti, per eventi, cene, musica e quel che vorranno. L’idea architettonica nasce da un continuum evidente con il ritmo e il linguaggio spaziale del museo. Il lavoro è fatto di restauro intelligente, manutenzione e adattamento creativo dello spazio esistente, grazie ad un mix sapiente tra elementi architettonici ripescati ed altri reinventati. La maestosità della galleria emerge in tutta la sua presenza grazie al design attento a proporzioni e rapporti spaziali. L’illuminazione e il disegno su misura degli arredi creano piccoli spazi-stanza protetti all’interno del grande open plan in modo da lasciare intatta la percezione della galleria nella sua interezza.
Con un piccolo artificio il livello del piano è stato rialzato di quasi mezzo metro, in modo da ottenere l’affaccio comodo dalle finestre esistenti, sul cortile Sackler, cuore del V&A, definito dalla Galleria Sainsbury, dalla Exhibition Rd appena rimodernata e dalla sala Blavatnik.
Le grandi installazioni a specchio amplificano l'energia e l'attività all'interno della grande sala, creano nuove prospettive dentro-fuori e tra livelli diversi all'interno del museo, attraverso un vano immaginario fatto di luce morbida, che collega virtualmente le gallerie ai vari piani.
Attenzione speciale ai dettagli d'arredo, progettati in esclusiva per V&A da Carmody Groarke danno carattere e nuova identità all’ambiente in una miscela tra materiali antichi come il marmo e materiali lussuosi come la pelle di rivestimento delle sedute, in un alternarsi di contrappunti tra aree formali e informali all'interno della stessa sala. Il raccordo con la galleria originale è affidato ad una parete in vetro scorrevole.
Il punto centrale della sala è un grande, monolitico bar terrazza, pensato e realizzato in perfetto stile Carmody Groarke, maestri dell’interpretazione contemporanea del bianco. Una scala in marmo di forma scultorea, rimanda alle modanature del soffitto soprastante. C’è un ricco accumulo di dettagli e riferimenti di progettazione - della tradizione e dell'invenzione - l'intenzione sembra quella di creare uno sottofondo sottile ma atmosferico dove sentirsi benvenuti, accolti e ispirati. L'effetto sembra riuscito.



















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