Gli articoli si guardano, le fotografie si leggono (Arrigo Benedetti)







mercoledì 22 febbraio 2017

Barcellona: l'Eixample borghese e creativa

Racconti di quartiere 1: a piedi per il barrio Eixample di Barcellona, un'esperienza fuori dalla folla. Verso la scoperta di uno stile borghese, discreto ma assertivo


Una passeggiata per L’Eixample di Barcellona ci tira via dai circuiti turistici più affollati e ci immerge pian piano, a piedi, in ritmi e consuetudini di una parte molto speciale della città. Lo stile borghese, discreto ma assertivo, emerge in ogni palazzo con un carattere unico suo proprio, eppure in grande armonia con il resto. La ripetizione della geometria della ‘manzana’, l’isolato quadrato che distingue il quartiere unico al mondo, camminando diventa avvolgente, ci educa al bello, al gusto di un dettaglio, attratti da una finestra o una balaustra, dagli affreschi che ricoprono intere facciate. L’attualità del progetto visionario di Ildefons Cerda del 1859, si mostra oggi a Barcellona in tutta la sua carica creativa. Alle opere dei modernisti catalani da Gaudì (nelle foto sotto, casa Batllo e dintorni) a Domenech i Montaner, si affiancano in sintonia perfetta i progetti contemporanei più arditi, che si tratti di un nuovo innesto in facciata o del design di interni totalmente rinnovati.Far tappa ad un caffè o a un ristorante, o semplicemente seduti su una panchina, val bene il gusto lento dell’osservazione. Un modo per esplorare può essere collezionare visite ai bar dei nuovi hotel, in bella mostra su Paseo de Gracia o Layetana, o nascosti, da scoprire, nelle maglie di ‘dreta’ o ‘isquierda’ dell’Eixample. Facile imbattersi nella coda d’attesa di uno dei panifici più buoni della città, e scoprire solo dopo, che si tratta (anche) dell’ingresso/reception al Praktik, uno degli hotel più bizzarri del momento.Facile imbattersi in luoghi in cui i tratti speciali di Barcellona, si ripropongono in simbiosi creativa tra racconto di vita quotidiana ed esperienza urbana. 
Al Room Mate Carla, ultimo nato in città, si fa un viaggio psichedelico tra storia e contemporaneità, con un tributo d’onore al Modernismo d’inizio secolo. La galleria su strada, pezzo d’arte  che distingueva status ed eleganza di chi abitava al piano nobile, qui è rivisitata come soggiorno cool ad effetto magnetico. Difficile infatti venir via, facile trovar pretesto, per indugiarvi ad ogni ora del giorno. Quel piano in particolare, gode di un'ariosa doppia altezza, raffinati decori e stucchi bianchi in pieno stile modernista catalano. Lo spazio-finestra abitabile, denominato galleria, era privilegio esclusivo delle proprietà che potevano esibirla; una vetrina su strada da dove guardar fuori ed esser visti; come uno stare in strada, ma in posizione privilegiata, in poltrona nel salotto buono di casa, a sorseggiare un tè, o meglio un vermouth, il drink che si offriva a casa, oggi ultimo vintage-trend dei millennials. Tomàs Alìa, progettista del Carla, ne ha interpretato magistralmente l’essenza e riproposto in chiave contemporanea, il racconto di uno spazio ibrido, a metà tra il privato e l’urbano. Giù al bar e alla reception, colori saturi di energia, dal blu al viola al giallo, all’oro, fanno da contrappunto, a citazioni ironiche quanto colte, dall’antica grecia all’impero romano. Il linguaggio è fresco, adatto ad occhi giovani a cui raccontare con sguardo nuovo, il bello della storia recente tra tradizione, ricerca e modernità in un discorso di continui rimandi tra la città e la sua vita privata.Stesso gioco qualche isolato più avanti su Aragò, a due passi da Casa Batllò. 
Lorenzo Castillo si spinge da sempre nei mix più audaci tra elementi pescati in epoche distanti e disparate. Ci racconta come scatta la scintilla creativa e la sua passione per la ricerca di simboli storici “L’ispirazione nasce dal visitare lo spazio da progettare. La prima impressione di solito si rivela quella definitiva, ciò che immagino in quel momento rimane spesso nel progetto. Dopo si tratta di ordinare quelle suggestioni in un insieme armonico, in sintonia con la storia di quel luogo. A volte comincio proprio da un dettaglio finale: un grande specchio in un punto speciale, un materiale, una prospettiva. Mi ispira il Siglo de Oro spagnolo nel periodo migliore tra il ‘600 e il ‘700. Tutto il Ventesimo secolo. Adoro il Deco Bauhaus, i Quaranta francesi, i Cinquanta del Nord Europa e la Scuola Italiana dei ’60 e ’70”. Una casa e un hotel hanno un approccio progettuale analogo ma diverso  “la casa è pensata su misura per chi la abiterà. Un hotel è pensato con uno spirito creativo più libero, su misura per la città, per chi viene ad abitarla, anche se per pochi giorni. Naturalmente un grattacielo a New York è diverso da un convento a Firenze o una casa del 1930 nell’Eixample a Barcellona. Ho un rispetto filologico ossessivo dell’identità di un’epoca, non mi piacciono per niente gli anacronismi”.
Gli arredi, nei palazzi borghesi di Barcellona, fanno sfoggio di cultura, spesso ispirata ad una forma tutta locale di colonialismo da viaggio, colto, preferibilmente a destinazione Indie o Sud America. Ecco che la parte di rappresentanza di casa, la stessa camera da letto o ogni luogo possibile, si adornano di oggetti, arredi e pezzi d’arte provenienti da ogni dove, ognuno denso della sua storia, tutti insieme a crearne un’altra, che racconta la vita di chi ha speso una vita a raccoglierli insieme. Al Room Mate Anna di Lorenzo Castillo, il tema è l’India coloniale arricchito di sfide intrepide quanto stravaganti, ma mai sopra le righe. Dalle pareti foderate di sottofondi marini e pesci fluttuanti, agli enormi coralli rossi posizionati in nicchia a celebrare la testiera del letto, il risultato è un ambiente intimo, raccolto ma giocoso, evocativo quanto basta a ricordare di trovarsi in una delle città più vibranti d’Europa dove tutto è consentito, se di buon gusto.
A casa con lo spirito della sharing economy, ma con il lusso di un hotel accessibile a tutti
ROOM MATE, è una formula che propone l’hotel con l’idea di un soggiorno a casa di un amico in città. Presente nelle zone più belle di ogni città: New York, Miami, Città del Messico, Milano, Firenze, Madrid, Barcellona, Malaga, Granada, Salamanca, Amsterdam e Istanbul, Room Mate ha ricevuto la medaglia al Merito per il Turismo dal Consiglio dei Ministri. WiMate, la connessione Wi-Fi gratuita anche in città, ha vinto il Premio come Best Innovation in Digital Marketing al Worldwide Hospitality Awards; agli American Travvy Awards nominato Best Overall Hotel.