Gli articoli si guardano, le fotografie si leggono (Arrigo Benedetti)







venerdì 17 febbraio 2012

London Street Gangs / Olympics 2012. Incrociamo i dati


Un sito dedicato allo studio delle bande microcriminali a Londra -le London Street Gangs- ne osserva organizzazione, usi e costumi, in un monitoraggio periodico dal 2006. Con la collaborazione dei vari Councils è nata una sorta di catalogazione, quasi bibliotecaria, per nomi, temi, luoghi e attività prevalenti (perché com’è noto una banda non disdegna certo di specializzarsi in più campi). Gli aggiornamenti più recenti riguardano la mappatura geografica delle gang, una sorta di georeferenziazione dati per visualizzarne meglio la distribuzione sul territorio della Greater London.

La sintesi dello studio è singolare e particolarmente illuminante sulla semplicità auto-organizzativa del fenomeno (mai meglio definibile “dal basso”!). 
I nomi delle gang sono ispirati ad argomenti e temi come il denaro, un colore, il gruppo etnico di appartenenza o l’attività prevalente della squadra: violenza, rapina, spaccio, omicidio (insieme o approfonditi singolarmente ). Dal tema prescelto nascono sigle e acronimi di varia bizzarria: All Bout Money (ABM); Get Money Gang (GMG); Money Hungry; Family About Cash (FAC); Money Motivated Fam; Money Over Bitches; Paper Before Pussy .

Inutile (?) aggiungere che almeno la metà di questi gruppi utilizza social media e internet (youtube, facebook, etc.).
Implicazioni giudiziarie a parte mi ha incuriosito la mappatura di quei dati e di più, quel che viene fuori dall’incrocio -per sovrapposizione virtuale di layers- con una mappa dei cambiamenti in atto in alcune aree a Londra.

Dalla mappatura delle gang emerge che il maggior numero di bande indipendenti si trovano ad Hackney, Tower Hamlets e Newham. Quelle stesse aree, nell’esatto punto in cui  i perimetri dei Councils confinano reciprocamente, sono oggi la sede del Parco Olimpico di Londra2012.
Non è una coincidenza. La scelta delle aree deputate alla localizzazione delle Olimpiadi 2012 ha risposto ad una strategia di profonda riqualificazione urbana di distretti disagiati, periferie disgregate e ambienti socialmente emarginati.

Grazie a quel pensiero strategico, orientato alla sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica, quartieri da sempre vissuti nella segregazione fisica e geografica oltre che sociale, dovranno confrontarsi con una realtà che forse non sarà più così omertosa  e protettiva nei confronti delle gang microcriminali.

La trasformazione intensiva indotta dai piani urbanistici predisposti per i Giochi Olimpici avrà come effetto la costruzione di una città nuova in cui anche la comunità sarà sollecitata al cambiamento. Ci saranno palestre (e che palestre) piscine, un parco enorme, canali navigabili e ponti, veri link per unire e connettere luoghi mai stati in comunicazione se non per scontri tra bande rivali.

Ci saranno centri per la musica e la cultura, dove se proprio ci si vorrà organizzare per gruppi e per nomi, probabilmente non sarà per mettere a punto la prossima rapina.










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