La Hackney House nasce così: sotto due tendoni da circo accostati al viadotto della overground di Shoreditch. L'ha progettata Ellis Miller insieme a Harry Dobbs, Design Studio, Pearson Lloyd e Ben Todd (Direttore Esecutivo dell'Arcola Theatre).
Tendoni e spazi all'aperto (tra carriole-poltrona e divani chesterfield al bar Railroad sotto il ponte) ospitano un media centre, pensato in occasione delle Olimpiadi ma aperto alla vita del quartiere e della città. Obiettivo centrale dell'hub di Hackney è divulgare la vitalità di un'area in rapida trasformazione urbanistica e architettonica, pronta ad attrarre anche importanti investimenti finanziari. Hackney è considerato come la parte destra del cervello di Londra, e al momento il luogo a più alta concentrazione di talenti in quanto ad architetti, designers e masterplanners. Il Designed in Hackney Day del 1° Agosto, organizzato da Dezeen, raccontava di architetti Digital Poets (come Troika o Tomorrows Thoughts Today) esempio delle tech start-up più interessanti dell'area; degli architetti emergenti nella sezione Young Hackney Architects (come Studio Weave o We Made That); della creatività nel design con un evento Pecha Kucha, un format amato per il carattere "high velocity" dello scambio.
Il programma continua ed è irresistibile: giornate intere dedicate ad ogni forma di creatività a patto che sia condivisa e diffusa nella comunità digitale. Idee in ebollizione alla Hackney House. 
Nessun commento:
Posta un commento