Gli articoli si guardano, le fotografie si leggono (Arrigo Benedetti)







martedì 23 ottobre 2012

Londra, Make-Up d'emergenza. Dal manuale di sopravvivenza urbana (anche per signore inglesi)

Se non hai tempo di darti una sistemata al trucco perché hai saputo di un party lastminute. O devi svegliarti presto e non c'è modo di indugiare allo specchio. Hai un volo alle 11.30 e prima non riesci a darti un aspetto "presentabile". Ebbene c'è un mondo (di make up boxes e relativi make up artists) che ti aspetta (e ha bisogno di te).

A Stansted le tipe del box Estée Lauder sono fantastiche e la make-up artist di Dior lì accanto, è un esperta in dettagli e abbinamenti colore, assolutamente perfetti. A Heathrow scegliere è imbarazzante, per cui vale lasciarsi ispirare dalla curiosità del momento.

In centro invece, nelle zone shopping più cool di Londra, la strategia si fa più sottile. Se in aeroporto è possibile che ti facciano un trucco prova completo, perfetto e "ready to go", nelle aree cosmesi di Selfridges, John Lewis, House of Fraser, Harvey Nichols, Liberty o anche Harrod's (of course) se la giocano sul piano "tecnico-professionale". Le prove trucco (quelle aggratis, che sono qui il vero obiettivo) il trucco occhi, fondotinta, fard, bocca e -al limite- sopracciglia e anche manicure, viaggiano per stages separati. Insomma, secondo la loro (prevedibile) strategia di marketing, in prova gratuita puoi trattare solo un "settore" del viso, ma non uscirtene con un trucco completo (altrimenti sai la fila all'ingresso.. Altro che IPhone5!). 

Ciò nonostante, la contro-strategia per avere un make up completo in un'unica battuta, e soprattutto senza uso di carta di credito, è possibile. Esiste. 
Sperimentata in più occasioni. Oltre che super divertente.

Innanzitutto keep calm: pazienza-premia. 

Il punto è che chi ti farà il trucco occhi, non sarà quello del rossetto, che non sarà quello del fondotinta. Per cui: studiati rapidamente i make up artists che più ti piacciono e procedi con ordine (come faresti del resto a casa, se ti truccassi da sola): 

1 concelor and foundation
2 occhi (base, colore, eyeliner, mascara)
3 fard / blush
4 labbra (matita, gloss o rossetto fai tu)
5 se ti piace la finitura in cipria ne trovi di belle da Bare Minerals e Yves Saint Lauren in poi.

Scegli insomma una casa cosmetica per ogni step (di trucco). E le beauty consultants non possono dirti di no.

Se scorgi incertezze o mano tremula, molla e passa oltre, un bravo make up artist si riconosce dalla voglia che ci mette, da come ti squadra e come si ispira ad utilizzare i prodotti migliori a sua (e tua!) disposizione.

Se poi ti capita di trovarti al Westfield (Stratford o White City fa lo stesso) nelle hall dovresti imbatterti in un paio di postazioni di hair stylist che ti risistemano i capelli come li vuoi, con un piastra magica ceramicata, senza spendere un pound, solo per (di)mostrarti quanto è pratico l'aggeggio (appunto!).


Tempo fa da Selfridges potevi fare anche il fish: una tecnica di pedicure, dove un mini branco di pseudo barracudas (Garra Rufa) del Mar Morto, ti si avventavano ai piedi immersi in una vasca di vetro (con te comodamente sprofondata in poltrona). Ti liberavano di pellicine e impurità, lasciandoti una pelle liscia e morbidissima. Sentivi solo un leggero solletico elettrico. (Okay, lo so fa schifo, non sono riuscita a reggerlo più di 5 mints).

Inutile ricordare il tocco finale del passaggio tra i profumi: due gocce del tuo di sempre o una nuova essenza da provare, son lì pronti schierati tutti per te, quanti ne vuoi (un must evergreen imparato da bambine). 
In Love Again Crystal Edition, di YSL è la new entry più irresistibile del momento.

Che sia per necessità, o perché ne hai voglia, saltare da uno sgabello all'altro tra gli stand cosmetici che trovi più attraenti, nei grandi magazzini del centro o negli aeroporti, può sembrarti forse impegnativo, ma farlo è molto più facile che pensarlo. Se lo provi il divertimento è assicurato. E anche il risultato, dal momento che non è sempre possibile ritrovarti tra le mani l'ultimo magico fondotinta di Dior o il Sensous Nude Blush di Estee Lauder.

Anyway, ti piaccia o no andar per stand, EVITA per favore, nella maniera più assoluta, di truccarti in auto, nella metro o (terribile, ne ho viste) al tavolo del ristorante prima di ordinare (o nel passaggio dalla cena al club). 
Le signore inglesi di ogni età adorano farlo, ne vanno fiere, lo chiamano make-up on the go. Siti web e consigli si sprecano, per dirti cosa portare in borsa e come imparare a truccarti in corsa, senza sbagliare un colpo. In realtà la pratica si manifesta come un maldestro ritocco di stucco in pubblico: nessuna grazia, se non quella che può avere un momento privato, forzosamente trasferito nel sociale (e senza che il sociale l'abbia richiesto).

Ma è poi così necessario? Smanettare tra mascara, smorfie e pennelli, tra gli scossoni dell'autobus, magari urtando chi ti è seduto accanto, o macchiandoti di rossetto il naso, non aggiunge appeal. E se anche il trucco mobile non farà una sbafatura, lo spettacolo è triste. Attrazione zero. Stupidità "urbana" inestimabile.

Se non puoi rinfrescarti il look come si deve, nelle sedi deputate (soprattutto senza che altri siano costretti a guardarti) non tentare l'impossibile, meglio niente. 

Del tuo aspetto "fresh&cool" non deve potersi rintracciare l'origine. Il vero trucco è lì.

Tranne che tu non voglia invitare le tue amiche ad un fantastico "Urban-Make-Up-Trip" a Londra.


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